Sol LeWitt (1928-2007) è uno degli artisti che hanno maggiormente contribuito a proseguire e iniziato col Modernismo, per capovolgere la definizione e le regole convenzionali della prassi artistica e della sua produzione materiale attraverso l’abolizione delle nozioni di unicità, di irripetibilità, di abilità individuale nell’esecuzione manuale e in favore di un primato assoluto dell’idea. Nell’arte concettuale, di cui Lewitt negli anni sessanta è stato uno dei padri fondatori, l’idea o appunto il concetto rappresenta l’aspetto più importante dell’opera d’arte. Ogni decisione sull’esecuzione e sulla presentazione di un’opera d’arte è presa antecedentemente e la sua realizzazione diviene un aspetto secondario, tanto che può essere attuata da chiunque purché si rispettino le istruzioni dell’artista, la precisa esplicazione della sue intenzioni, della sua idea. Per usare le parole dell’artista, l’idea diventa lo strumento che produce l’arte. Nel 1988 LeWitt inizia due serie che ancora oggi caratterizzano la maggior parte della sua produzione scultorea: i Complex Forms, strutture in legno bianco, articolate in forme prismatiche irregolari le cui punte ricordano le guglie di architetture gotiche, e le Pareti o i Cubi, realizzati soprattutto in blocchi di pietra o di cemento. Questi ultimi, pur dimostrando un minimalismo intransigente, non sono privi di concessioni all’ambiente o alla storia di un luogo, basti ricordare il Monumento agli ebrei scomparsi del 1987, un’enorme parete rettangolare in cemento nero realizzata per una pubblica piazza a Münster.Nel suggestivo progetto per Piazza Plebiscito a Napoli la scultura assume un carattere architettonico. Lewitt ha progettato una struttura quadrangolare (circa 23 metri di base x circa 3 metri di altezza) tra le due monumentali statue equestri che determinano visualmente lo spazio, attraverso l’impiego di un impianto modulare, elaborato attorno all’utilizzo di mattoni bianchi in pietra di Trani corrispondenti alle misure standard della tecnica edilizia e perciò ricomponibili da chiunque. L’artista, attraverso la configurazione decrescente dei mattoni che formano la costruzione, scompone e ricompone il dialogo con lo spazio urbano e il suo contesto storico-politico, costruendo un percorso visivo e fisico per lo spettatore, che è come assorbito e reso partecipe dell’idea anche nel movimento attraverso la piazza.

 

 

  Sede della Fondazione Sol Lewitt, Praiano
   Sede della Fondazione Sol Lewitt, Praiano   arch. Nicola Di Battista


 
Janus Summer Symposium 2006
Fondazione LeWitt
 
Filosofia dell'Invisibile
A Villa Letizia di Praiano, sede italiana della Fondazione LeWitt, ha luogo il Janus Summer Symposium dedicato alla -Filosofia dell'invisibile". L'evento, organizzato dalla rivista Janus con il Patrocinio del Comune di Praiano e in collaborazione con la Dena Foundation for Contemporary Art, si svolge dal 15 al 25 luglio.
La -Filosofia dell'invisibile" costituisce il tema del prossimo numero della rivista in uscita a dicembre.
Fedele alla sua vocazione interdisciplinare e internazionale, Janus ha invitato a partecipare al symposium specialisti di diverse discipline e materie che presenteranno ciascuno 3 libri da essi prescelti per l'attinenza alla tematica o in alternativa illustreranno il lavoro di artisti contemporanei sensibili alla ricerca sull'invisibile.
Il symposium, coordinato da Nicola Setari, direttore della rivista, si svolgera' ogni sera dalle 18 alle 22. A richiesta, alcune delle serate saranno aperte al pubblico.
Partecipano: Davide Balit, curatore indipendente; Charlotte Bonduel, critica d'arte e redattrice di Janus;
Andrea Chiodi, attore, regista e Dantista, Angela Dematte', attrice; Luigi Di Corato, direttore del Museo Forte di Bard, Aosta; Luc Derycke, grafico e filosofo; Francesca di Nardo, curatrice e redattrice di Janus; Koo Jeong-a, artista; Benedikt Ledebur, poeta, curatore e filosofo; Federico Nicolao, scrittore e critico d'arte; Davide Scabin, chef del ristorante Combal Zero, Castello di Rivoli, Torino; Nicola Setari, direttore di Jauns e dottorando alla Scuola di Studi Superiori di Venezia; Luc Steels, scienziato e docente di scienze informatiche all'Universita' Libera di Bruxelles; Marleen Wynants, direttrice del programma Crosstalks dell'Universita' Libera di Bruxelles.
www.janusonline.net
 
Janus Summer Symposium 2007
Fondazione LeWitt
 
Gli artisti correlati Jota Castro, Koo Jeong-a, Sol LeWitt
La Memoria del presente e il futuro dei musei
E’ dedicato alla memoria di Sol LeWitt, l’artista americano recentemente scomparso, il Summer Symposium internazionale La memoria del presente e il futuro dei musei, che la rivista Janus organizza per il secondo anno consecutivo presso la Fondazione LeWitt a Praiano. Promosso e sostenuto dal Comune di Praiano in vista della costituzione del futuro Centro per la Creatività Contemporanea, esso si svolge con la collaborazione della Dena Foundation for Contemporary Art basata a Parigi e a New York.
La rivista internazionale Janus, già fondata dall’artista Jan Fabre, è oggi a cura di una redazione di redattori di nuova generazione: essa si incentra sull’attraversamento dei confini interdisciplinari a confronto su un soggetto di ricerca comune, proprio ad ogni numero della rivista. Fin dalla prima edizione dello scorso anno dedicata al tema dell’invisibile, il Summer Symposium rappresenta un momento di incontro che lega i membri della redazione a personalità del mondo della cultura internazionale.
In discussione quest’anno è La memoria del presente e il futuro dei musei: un gruppo di studiosi appartenenti a varie discipline e provenienti da vari paesi, si riunisce per discutere sulla base di documenti, pubblicazioni, film, immagini fotografiche o video che ciascuno presenta nel corso delle sessioni di lavoro.
Insieme al direttore di Janus Nicola Setari, filosofo, al redattore capo Charlotte Bonduel, filosofo, Mariacristina Ferraioli, critica d’arte, Luigi di Corato docente di Management dei musei presso l’Università Cattolica di Milano, sono presenti la curatrice americana Elisabeth Akkerman, il curatore del museo Martha’s Herford Lorenzo Benedetti, Giovanna Caputo, conservatrice dei Beni Culturali, l’attore Andrea Chiodi, l’architetto francese Touffik il Mentouri, il graphic designer e musicologo belga Levi Seeldraeyers, lo scrittore e curatore belga Stephan van Bellingen, l’artista coreana Koo Jeong-a e l’artista di origine peruviana Jota Castro.
I partecipanti al simposio sono ospiti presso la prestigiosa sede italiana della Fondazione LeWitt a Praiano dove sono stati di recente realizzati i Wall Drawings che l’artista aveva espressamente concepito per gli spazi della residenza. La collocazione geografica di Praiano e la dislocazione della residenza costituiscono il luogo ideale per la riflessione, lo studio e lo scambio proficuo di conoscenze e saperi.Il simposio si inscrive nella missione di promozione della cultura contemporanea che la Fondazione LeWitt si propone e condivide con la Dena Foundation for Contemporary Art.
www.janusonline.net
 

 

 
 

 

Sunrise and Sunset at Praiano

Sunrise and Sunset at Praiano
New York: Rizzoli, 1980

LeWitt photographed sunrises and sunsets over the sea in Praiano, Italy, and arranged the images in grids, four per page, on thirty pages.

 

Rassegna stampa

Corriere Mezzogiorno 10-04-2007
Corriere della sera 10-04-2007
Il Giornale 10-04-2007
il Mattino  Prima Pagina 10-04-2007
il Mattino  Pag. 17 10-04-2007
il Messaggero 10-04-2007
Il Tempo 10-04-2007
La Città di Salerno 10-04-2007
la Repubblica 10-04-2007
La Stampa  10-04-2007
l'Unità 10-04-2007
Necrologi Repubblica 10-04-2007
la Repubblica di Napoli 10-04-2007
la Repubblica di Napoli  11-04-2007